venerdì 6 luglio 2007

Quanto costa un finanziamento?

Quando si è di fronte ad una scelta tra più proposte di finanziamento molto spesso si è indecisi e ci si domanda: quali sono gli elementi da considerare per effettuare la “scelta giusta”?
La risposta non è semplice, infatti, valutare attentamente il costo reale di un prestito è un’operazione complessa in quanto le voci di spesa da prendere in considerazione sono numerose (capitale erogato, interessi, oneri accessori, spese iniziali, spese assicurative) e non sono facilmente integrabili in una misura di costo unica.
Il principio che dovrebbe essere alla base di ogni scelta è che non bisogna limitarsi a considerare la sola rata mensile del finanziamento proposto bensì la sua onerosità complessiva.
In generale, gli elementi che è opportuno esaminare prima di sottoscrivere un contratto di credito sono:
TAN – Tasso Annuo Globale
E' un tasso "puro" utilizzato per calcolare gli interessi al netto di tutte le spese connesse ad una pratica di finanziamento (spese di istruttoria, spese di incasso rate, assicurazione obbligatoria, provvigioni da corrispondere ad un eventuale intermediario, imposte). Viene utilizzato per calcolare, a partire dall’ammontare finanziato e dalla durata del prestito, la quota interesse che il debitore dovrà corrispondere al finanziatore e che, sommata alla quota capitale, andrà a determinare la rata di rimborso.
E’ sconsigliato utilizzare questa misura di costo per confrontare le diverse proposte di finanziamento in quanto non comprendendo tutte le voci di costo non rappresenta il costo reale del finanziamento.
TAEG – Tasso Annuo Effettivo Globale
Il TAEG è il tasso annuo effettivo globale ed è una misura, espressa in termini percentuali, con due cifre decimali e su base annua, del costo complessivo del finanziamento.
Diversamente dal TAN, il TAEG è comprensivo di oneri accessori quali:
spese di istruttoria: sono una voce di costo che l’ente finanziatore pone a carico del richiedente per la copertura delle spese di valutazione e di gestione della domanda di finanziamento. Tali spese sono pagate in un’unica soluzione al momento dell’erogazione del finanziamento e di solito ammontano all’1% dell’importo finanziato;
spese di incasso delle rate: rappresentano le commissioni bancarie per il servizio di addebito automatico su conto corrente (RID) ma sono previsti anche nel caso in cui si scelga una diversa modalità di rimborso (le spese per il bollettino postale) ;
spese assicurative: le banche o finanziarie possono richiedere, a garanzia del credito concesso, la stipula di una o più polizze assicurative con cui si assicurano il rimborso del capitale in caso insolvenza dovuta a premorienza, invalidità temporanea o permanente, perdita del posto di lavoro.
che il debitore deve pagare oltre agli interessi sul finanziamento
Infine, per confrontare varie proposte e valutare il costo reale di un finanziamento, non bisogna soffermarsi solo sull’importo della rata o su eventuali offerte promozionali (vedi Tasso Zero), ma è necessario analizzare con estrema attenzione tutte le voci di spesa prendendo in considerazione anche l’eventualità di un’estinzione anticipata, qualora il mercato proponga condizioni più favorevoli.
Spese di estinzione anticipata
E’ sempre possibile estinguere anticipatamente un finanziamento, versando il capitale residuo, gli interessi e gli altri oneri maturati fino al momento dell'estinzione (mora, istruttoria ecc.), più (se previsto dal contratto) la penale di estinzione anticipata che deve mantenersi nei limiti previsti dalla legge. Per i contratti di mutuo i costi sono stati eliminati o ridotti grazie al decreto Bersani (Dl 223/2006 convertito nella legge 248/2006)
Il cliente ha sempre il diritto di ottenere per iscritto il conteggio di estinzione anticipata nel quale sarà indicata la somma totale - per estinguere il debito - e l’ammontare degli interessi futuri che è possibile risparmiare se si estingue in quel momento.

Per conoscere i tassi massimi applicabili, inoltre, è sempre bene sapere che la Banca d'Italia emette trimestralmente un documento con il quale impone agli istituti finanziari i tassi massimi applicabili per le singole operazioni di finanziamento.
ATTENZIONE!!!
Tali soglie rappresentano il tetto massimo degli interessi al di sopra dei quali si parla di USURA!

giovedì 17 maggio 2007

Facciamo un po' di chiarezza

Ed ora entriamo nel vivo dell’argomento parlando di una forma di finanziamento molto utilizzata…la cessione del quinto dello stipendio.
Il prestito dipendenti, meglio conosciuto come “cessione del quinto dello stipendio”, è un finanziamento personale, a tasso di interesse fisso, con esborso iniziale in un’unica soluzione della somma richiesta e rimborso secondo un piano predefinito, a rate costanti.
Si tratta di un finanziamento non finalizzato il che significa che il finanziatore (la banca) eroga l’importo a favore del richiedente che ha la massima libertà di utilizzo della somma ricevuta
Eventuali problemi di credito (ritardi di pagamento, protesti, etc.) di norma non incidono sulla valutazione delle operazioni.
Lo Stato è intervenuto con il DPR 180 del 5/1/50 e con il successivo regolamento di attuazione DPR 895 del 28/7/50 per disciplinare la materia ed, infatti, possono usufruire di questa forma di finanziamento tutti lavoratori dipendenti (privati, pubblici, statali) con contratto a tempo indeterminato, i pensionati e i medici convenzionati Enpam. Per i dipendenti sono richiesti i seguenti requisiti di anzianità lavorativa minima:
 Dipendenti privati: 6 mesi
 Dipendenti pubblici: 6 mesi
 Dipendenti statali: 12 mesi
L'importo finanziato non ha un tetto massimo prefissato ma è determinato in funzione del livello di retribuzione e del TFR (liquidazione) maturato, oppure del capitale di riscatto della polizza vita.
Le durate ammissibili hanno un minimo e un massimo, determinato dalla specifica forma di finanziamento offerta:
 Cessione del quinto: da 24 a 120 mesi
 Prestito delega: da 24 a 120 mesi
L’istituto finanziatore riceverà i pagamenti periodici direttamente dal datore di lavoro (presso cui il consumatore lavora) che, a sua volta, si è assunto la responsabilità di adempiere con puntualità ai rimborsi.
Il pagamento delle rate di rimborso, che non può eccedere la quinta parte dello stipendio netto mensile, è automatico con trattenuta dell’importo direttamente dalla busta paga.
Se siete interessati a questa forma di finanziamento è importante sapere che per i dipendenti di società private il datore di lavoro può discrezionalmente accettare o rifiutare la richiesta, a differenza di quanto accade per i dipendenti pubblici o statali per i quali l’ente o amministrazione pubblica è obbligato ad accettare.

Ci sembra di aver esaurito l’argomento ma se avete qualche dubbio o curiosità scriveteci pure…cercheremo di chiarirli!!!
Alla prossima

venerdì 27 aprile 2007

Cominciamo a fare sul serio!

Sappiamo che le fasi iniziali di qualsiasi iniziativa sono sempre difficili ma non ci scoraggiamo e, grazie al commento di Alberto, entriamo nel vivo della questione. Alberto ci mette alla prova e noi non lo deluderemo...speriamo di innescare una discussione animata chiedendovi di raccontarci le vostre disavventure con le società Finanziarie. Qualcuno ha visto "Mi manda Raitre" venerdì scorso?

lunedì 23 aprile 2007

Benvenuti!

Buongiorno a tutti! Vi chiederete come mai un'azienda nota ed affermata in Campania come la Finservice (www.finserviceonline.it) abbia deciso di aprire un blog su internet. Molti penseranno che vogliamo accrescere la nostra clientela...ma si sbagliano!!! Il motivo che ci ha spinto a buttarci in questa avventura è il desiderio di creare una piazza virtuale in cui incontrare persone che hanno voglia di conoscere il lato "onesto" del mondo dei finanziamenti!!! L'esperienza quotidiana ci ha, infatti, fatto capire che la gente guarda con diffidenza al mondo delle banche e delle società finanziarie e questo a causa di persone senza scrupoli che hanno approfittato della buona fede delle persone...Beh noi vogliamo mostrarvi l'altra faccia di questo mondo...Forse saremo degli idealisti, i nostri concorrenti ci definiranno megalomani...ma siamo semplicemente persone che credono in quello che fanno e che vogliono farsi conoscere e magari farvi cambiare idea...
...in fondo tocca a voi giudicare!!!